Notizen zu dieser Person
Amedeo di Savoia-Acaia, principe di Piemonte e signore di Acaia (Pinerolo, 1363 – Pinerolo, 7 maggio 1402), fu signore di Acaia.
Figlio di Giacomo di Savoia-Acaia e di Margherita di Beaujeu, egli fu dichiarato erede Primogenito dal padre il 16 maggio 1366, essendo stato da questi diseredato il fratellastro primogenito effettivo Filippo II di Savoia-Acaia, su imposizione di Amedeo VI di Savoia (detto Il Conte Verde), che aveva sconfitto e preso prigioniero Giacomo stesso. Amedeo venne affidato alla tutela di Amedeo VI di Savoia, dalla quale uscì nel 1377 in seguito al conseguimento della maggiore età di quattordici anni. Il conte di Savoia, al quale prestò giuramento di fedeltà, gli volle affidare nel 1380 in moglie, previa dispensa papale, data la consanguineità con la sposa della quale Amedeo era cugino, Caterina di Ginevra (†1407), figlia di Amedeo III, conte di Ginevra e di Mahaut d'Auvergne, famiglia di vassalli fidati della casa di Chambéry: grazie a questo accordo matrimoniale, che comunque non diede eredi maschi, Amedeo divenne parente dell'antipapa Clemente VII, con l'appoggio del quale cercò di far valere i suoi diritti sul Principato di Morea.
Fedele compagno di Amedeo VI, partecipò alla spedizione che, dal Molise, intendeva riportare la salma del conte prematuramente decedutovi; amico poi del successore Amedeo VII di Savoia, suo compagno di infanzia, lo seguì nelle imprese di guerradi costui fino a quando anch'egli non si spense anzitempo nel 1391.
In quello stesso anno suoi legati incontrarono ad Atene Nerio I Acciaioli, duca di Atene, che dopo aver ingaggiato la Compagnia Navarrese[1] aveva subito da parte di questa, comandata da Pedro Bordo de San Superano, un anno di prigionia, a partire dal settembre 1389, a Lastrina. Nerio concluse con gli emissari di Amedeo un patto contro i Navarresi, che allora controllavanola Morea, con il quale riconosceva Amedeo come principe di Acaia e si dichiarava suo feudatario per la signoria diCorinto e per il ducato di Atene e di Nauplia. Nel frattempo Amedeo avevanegoziato anche con il rivale di Nerio, Pedro Bordo, ottenendo il riconoscimento della Sua sovranità da parte dei navarresi in cambio della conferma dei loro vasti possedimenti in Grecia.La spedizione militare di Amedeo in Grecia tuttavia non ebbe mai luogo essendo quest'ultimo deceduto improvvisamente poco prima dell'imbarco a Genova.
Col successore di Amedeo VII di Savoia, Amedeo VIII, Amedeo di Acaia ebbe sempre buoni rapporti, e fu al suo fianco nella lotta contro Tommaso III di Saluzzo, che imprigionò a Torino, e contro Teodoro II del Monferrato, al quale tolse il possesso della città di Mondovì (1396).
Firmato l'armistizio tra Monferrato e Acaia (1397), grazie all'intervento di Gian Galeazzo Visconti, Amedeo si trasferì nuovamente a Pinerolo, sede Del suo potere: qui morì. Ai suoi funerali presenziarono anche gli ambasciatori del marchese di Monferrato.
Dalla moglie Caterina dei conti del Genevese Amedeo ebbe:
Margherita (1390 – 1464), andata sposa il 17 gennaio 1403 a Teodoro II del Monferrato; rimasta vedova si ritirò in convento e morì in odore di Santità. Fu beatificata da Papa Clemente IX nel 1669;
Bona (21 giugno 1390 – dopo il 1392), deceduta in giovane età;
Matilde (†1438), andata sposa a Luigi III del Reno (1378 – 1436), elettore palatino;
Caterina (1400)